Il cambio di stagione, quest'anno, l'ho fatto a dicembre.
Sotto tesi mi vestivo a cipolla, con strati di T-shirts di cotone, perché non ho avuto tempo neanche di svuotare i cassetti dell'estivo. E mentre la lana timidamente appariva tra i comuni mortali, io ancora, sfoggiavo colori autunnali e pesantezze vicine al ridicolo.
In ogni caso, è stato molto fruttuoso. Io, sono una di quelle che non riesce a buttare via niente. Un pantalone di una taglia in meno non si getta perché è meglio di un buon proposito: è una speranza. Le magliette che arrivano alle ginocchia vinte alla pesca di beneficenza con delle stampe ferme al 1983, non si sa mai, potrebbero essere utili come abbigliamento da battaglia in occasioni che ci si sporca particolarmente. Detto da una che passa il 90% del giorno davanti ad una scrivania sa di eventualità molto molto residuale. In ogni caso, quest'anno ho recuperato qualcosa. Attenzione, recuperato non buttato.
Avete presente quei calzini di spugna comprati a 2 euro in pacchi di colori inenarrabili da portare in casa? Be' ne ho trovati una quantità notevole in fondo ai cassetti e mi è venuto in mente di farci delle pecorelle. Già, pecorelle farcite di riso da usare come anti-stress, giocattolino oppure, se messe in forno a microonde per qualche minuto, diventano degli scaldamani molto teneri. Ovviamente l'estetica, diciamo, non è canonica: è una massa morbidissima che sta in una mano e da strapazzare davanti al caminetto in una sera invernale.
Diciamo che punto più sulla simpatia che sulla bellezza...
L'idea mi è venuta rivoltando i calzini: all'interno hanno una specie di lanetta non rasata che mi hanno fatto pensare a delle soffici pecorelle. In più ringrazio Clara de "Diario di una Creamamma" per l'ispirazione con i suoi deliziosi "Pupazzi di neve con i calzini".
Se volete cimentarvi, il procedimento è molto semplice. Procuratevi un vecchio calzino, qualche ritaglio di feltro rosa e di un altro colore a piacere, un campanellino, ago e filo (io ho usato quello da uncinetto) e un pacco di riso di bassa qualità.
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2. Ritagliate 4 rettangoli di feltro rosa della dimensione. Piegateli a metà e cucite il lato lungo e uno dei due corti (io, con il punto a catenella. Fissate bene e rivoltateli per ottenere le zampe. |
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5. Ora, dovrebbe apparire più o meno così. Procediamo a darle una forma più somigliante facendo dei nodi con il filo. |
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7. Delle piccole legature con il filo per fare le orecchie e un po' di filo nero per fare gli occhi e la bocca della pecorella. |
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8. Ultimo dettaglio, un piccolo sonaglio infilato in una striscia di feltro. Ovviamente se volete farne uno scaldamani da mettere nel forno, per ovvie ragioni: NON METTETE IL SONAGLIO METALLICO!!! |
e, naturalmente, anche la sottoscritta!
Eleonora
Grazie Susanna!Buona serata anche a te!
RispondiEliminaUuuhhh...Lella e Giorgione! =) Taaanto carelli!
RispondiEliminaMe lo pinno... ho visto tanti animali realizzati con i calzini, la pecora mi mancava. Molto carina!
RispondiEliminaMa che idea strepitosa, bellissima. Ely
RispondiEliminawowww bella davvero, magari la farò con un calzino nero:-) Brava.
RispondiEliminaEmanuela
Hai puntato giusto, sono simpaticissime!
RispondiEliminaCiao Paola
Che dolce creatura :-)
RispondiEliminaun grande saluto!
Grazyna
Ottimo riciclo!!
RispondiEliminaGrazie per esserti iscritta al mio blog, ti seguo anch'io!
Ciao
Giovanna
Finalmente! Le aspettavo da un po'... Carine carine.
RispondiEliminaBellissimo riciclo...quando ho letto "scaldamani", ho pensato alle mani sempre fredde della mia mamma...calzini da riciclare ne ho una montagna....contraccambio la tua visita e ti seguo anch'io molto volentieri :)
RispondiEliminaciao
Carmen
Un'amore ste pecorelle!
RispondiEliminaMaddalena