giovedì 17 gennaio 2013

Una pecorella da un calzino

Il cambio di stagione, quest'anno, l'ho fatto a dicembre. 
Sotto tesi mi vestivo a cipolla, con strati di T-shirts di cotone, perché non ho avuto tempo neanche di svuotare i cassetti dell'estivo. E mentre la lana timidamente appariva tra i comuni mortali, io ancora, sfoggiavo colori autunnali e pesantezze vicine al ridicolo.
 In ogni caso, è stato molto fruttuoso. Io, sono una di quelle che non riesce a buttare via niente. Un pantalone di una taglia in meno non si getta perché è meglio di un buon proposito: è una speranza. Le magliette che arrivano alle ginocchia vinte alla pesca di beneficenza con delle stampe ferme al 1983, non si sa mai, potrebbero essere utili come abbigliamento da battaglia in occasioni che ci si sporca particolarmente. Detto da una che passa il 90% del giorno davanti ad una scrivania sa di eventualità molto molto residuale. In ogni caso, quest'anno ho recuperato qualcosa. Attenzione, recuperato non buttato. 
Avete presente quei calzini di spugna comprati a 2 euro in pacchi di colori inenarrabili da portare in casa? Be' ne ho trovati una quantità notevole in fondo ai cassetti e mi è venuto in mente di farci delle pecorelle. Già, pecorelle farcite di riso da usare come anti-stress, giocattolino oppure, se messe in forno a microonde per qualche minuto, diventano degli scaldamani molto teneri. Ovviamente l'estetica, diciamo, non è canonica: è una massa morbidissima che sta in una mano e da strapazzare davanti al caminetto in una sera invernale. 
Diciamo che punto più sulla simpatia che sulla bellezza...

L'idea mi è venuta rivoltando i calzini: all'interno hanno una specie di lanetta non rasata che mi hanno fatto pensare a delle soffici pecorelle. In più ringrazio Clara de "Diario di una Creamamma" per l'ispirazione con i suoi deliziosi "Pupazzi di neve con i calzini".


Se volete cimentarvi, il procedimento è molto semplice. Procuratevi un vecchio calzino, qualche ritaglio di feltro rosa e di un altro colore a piacere, un campanellino, ago e filo (io ho usato quello da uncinetto) e un pacco di riso di bassa qualità. 

1. Tagliate la parte del calzino con la punta all'altezza del tallone con
un taglio un po' obliquo. Praticate un altro taglio su un lato, come
indicato nella foto, cioè arrivando a poco più della metà.
(Ma quanto è brutto 'sto calzino?!?!?)
2. Ritagliate 4 rettangoli di feltro rosa della dimensione. Piegateli a metà e cucite
il lato lungo e uno dei due corti (io, con il punto a catenella. Fissate bene e
rivoltateli per ottenere le zampe.
3. Riempite le zampe con il riso aiutandovi con un piccolo imbuto e mettendo un
foglio di giornale sotto per recuperare "le perdite". Abbiate cura di non riempire
completamente le zampe lasciano uno spazio di 2 cm circa.
4. Iniziate a cucire dal lato della "pancia" e cucite le zampe a due a due,
posizionandole a poca distanza l'une dalle altre. Proseguite a cucire
l'altro lato aperto, ma prima di terminare, riempite la pecorella con il riso.
La quantità di riso deve essere pari a 3/4 del volume della pecorella. Insomma,
non riempitela troppo.
5. Ora, dovrebbe apparire più o meno così. Procediamo a darle una forma
più somigliante facendo dei nodi con il filo.
6. La prima legatura è per la coda, poi è il momento della testa. Per la testa, cercate
di lasciare una certa di quantità di stoffa "libera" senza riso. In caso contrario, se fosse
troppo piena, non riuscireste a fare le orecchie.
7.  Delle piccole legature con il filo per fare le orecchie e un po' di filo
nero per fare gli occhi e la bocca della pecorella.
8. Ultimo dettaglio, un piccolo sonaglio infilato in una striscia di feltro.
Ovviamente se volete farne uno scaldamani da mettere nel forno, per ovvie
ragioni: NON METTETE IL SONAGLIO METALLICO!!!
Lella la Pecorella e Giorgione il Montone vi salutano!


e, naturalmente, anche la sottoscritta!

Eleonora

11 commenti:

  1. Grazie Susanna!Buona serata anche a te!

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  2. Uuuhhh...Lella e Giorgione! =) Taaanto carelli!

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  3. Me lo pinno... ho visto tanti animali realizzati con i calzini, la pecora mi mancava. Molto carina!

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  4. wowww bella davvero, magari la farò con un calzino nero:-) Brava.
    Emanuela

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  5. Che dolce creatura :-)
    un grande saluto!
    Grazyna

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  6. Ottimo riciclo!!
    Grazie per esserti iscritta al mio blog, ti seguo anch'io!
    Ciao
    Giovanna

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  7. Finalmente! Le aspettavo da un po'... Carine carine.

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  8. Bellissimo riciclo...quando ho letto "scaldamani", ho pensato alle mani sempre fredde della mia mamma...calzini da riciclare ne ho una montagna....contraccambio la tua visita e ti seguo anch'io molto volentieri :)
    ciao
    Carmen

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